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Svensk översättning:
Burnout används i vardagligt språk och i mainstream-media som synonym för extrema tillstånd, vare sig det handlar om utmattning eller brist på tålamod och hög grad av intolerans.
Problemet är att de mest framstående författarna inom detta område, Herbert Freudenberger och Christina Maslach, skiljer sig åt i sin karakterisering och beskrivning av det kliniska uttrycket för burnout-fenomenet.
Herbert J. Freudenberger (1926–1999) var en tysk jude som flydde med sin familj från nazisterna till USA när han fortfarande var barn, och blev den psykolog som anses vara ”grundaren” av begreppet utbrändhetssyndrom.
Freudenberger spelade en viktig roll i den fria klinikrörelsen i slutet av 1960-talet, som uppmuntrade öppnandet av flera kliniker i USA som erbjöd gratis tjänster till fattiga och marginaliserade människor, särskilt heroinmissbrukare. Enligt drogmissbrukare blev vissa vener efter upprepade nålstick ”oanvändbara” för nya drogtillförsel: med andra ord var de ”utbrända”.
Med tiden har utbrändhet blivit ett populärt slanguttryck som förknippas med extrema tillstånd av utmattning. Freudenberger arbetade 10 till 12 timmar om dagen på sin privata mottagning och stannade sedan uppe till midnatt eller senare för att arbeta på St. Mark Free Clinic.
1974 skrev han artikeln Staff Burnout, där han beskriver de kliniska symtomen hos personer som drabbats av utbrändhetssyndromet, som han själv upplevt två gånger på grund av det galna tempot i sitt jobb. Han definierade det som ”ett tillstånd av trötthet eller frustration orsakat av hängivenhet till en viss sak, livsstil eller relation som inte motsvarade förväntningarna”.
Beroende på individens sårbarhet blir hjärnans anpassningsmekanismer utmattade när de kontinuerligt utsätts för stressfaktorer. Därför anses kronisk stress i regel vara icke-adaptiv. Motsatsen till adaptiv stress är i regel akut stress med en icke-varaktig effekt. Även om akut stress av stor intensitet kan orsaka så kallad akut stressyndrom (ASD). Den neurovetenskapliga tesen om att kronisk, långvarig stress, oavsett orsak (arbete, stormigt äktenskap, socioekonomiska problem etc.), är en potentiell orsak till sjukdomen blir alltmer etablerad.
Förutom dess betydande negativa inverkan på centrala nervsystemet har otaliga studier visat att kronisk stress kan skada immun-, kardiovaskulära och neuroendokrina system (Anderson, 1998). Bland konsekvenserna kan nämnas försvagning av immunförsvaret, arteriell hypertoni, diffus muskelsmärta, hjärtsjukdomar och psykiska störningar eller sjukdomar, såsom depression och ångest (BAUM; POLSUSNZY, 1999).
Av olika skäl, som ofta är sammanflätade (t.ex. genetik, personlighet, psykologisk struktur, affektiv känslighet, bland annat), har det redan visats att vissa människor är mer motståndskraftiga mot kronisk stress, medan andra är mer sårbara.
Det utbrändhetssyndrom som Freudenberger föreslagit är omfattande och förvirrande, med många symptom och olika svårighetsgrad från person till person, såsom:
känslor av utmattning och trötthet
”oförmåga att bli av med en ihållande förkylning” frekvent huvudvärk
mag-tarmbesvär
sömnlöshet
”andnöd” (som indikerar ångest)
”kort stubin”
omedvetna, impulsiva svar och reaktioner när man är arg eller frustrerad
svårigheter att kontrollera sina känslor” och emotionell labilitet
låg motståndskraft mot press
misstänksamhet och paranoia, där personen kan känna att alla vill skada hen (inklusive medlemmar i hens arbetsteam)
känsla av vanmakt, arrogans, självförtroende
överdriven användning av lugnande medel och barbiturater
stelhet, envishet och inflexibilitet - introspektion och deprimerat humör.
DEFINIZIONE DELLA SINDROME DA BURNOUT
Il burnout nel linguaggio comune e nei media mainstream è sinonimo di stati di malessere rilevanti quali esaurimento, mancanza di pazienza e un alto grado di intolleranza.
Il problema è che gli autori più accreditati in questo campo, Herbert Freudenberger e Christina Maslach, differiscono nella caratterizzazione e nella descrizione della presentazione clinica del fenomeno del burnout.
Herbert J. Freudenberger (1926-1999) era un ebreo tedesco che, ancora bambino, fuggì con la famiglia dai nazisti negli Stati Uniti e divenne lo psicologo considerato il “padre fondatore” del concetto di sindrome da burnout.
Freudenberger ha svolto un ruolo fondamentale nel movimento delle cliniche gratuite alla fine degli anni '60, incoraggiando l'apertura di diverse cliniche negli Stati Uniti che fornivano servizi accessibili alle persone indigenti ed emarginate, in particolare ai tossicodipendenti da eroina.
Secondo i tossicodipendenti, dopo ripetute punture, alcune vene diventavano “inutilizzabili” per nuove somministrazioni di droga: in altre parole, erano “esaurite”. A partire da quest’ultima definizione, nel corso del tempo, il termine “burnout” è diventato un termine gergale popolare associato a stati di estrema stanchezza. Freudenberger lavorava dalle 10 alle 12 ore al giorno nel suo studio privato e poi rimaneva sveglio fino a mezzanotte o più tardi, lavorando alla St. Mark Free Clinic. Nel 1974 scrisse l'articolo Staff Burnout, in cui descriveva l’anamnesi delle persone affette dalla sindrome del burnout, che lui stesso aveva sperimentato due volte a causa del ritmo frenetico del suo lavoro. Egli definì il burnout come “uno stato di affaticamento o frustrazione causato dalla dedizione a una certa causa, a uno stile di vita o a una relazione che non corrisponde alle aspettative”.
A seconda della vulnerabilità individuale, una volta che i meccanismi di adattamento del cervello devono affrontare un agente stressante in modo continuativo, si esauriscono. Pertanto, lo stress cronico, anche di norma, è considerato non adattivo. Al contrario, lo stress adattivo è di norma uno stress acuto con effetti non duraturi. Tuttavia, uno stress acuto di grande intensità può causare il cosiddetto disturbo da stress acuto (ASD).
Si sta consolidando sempre più la tesi neuroscientifica secondo cui lo stress cronico e prolungato, indipendentemente dalla sua causa (lavoro, matrimonio burrascoso, problemi socioeconomici, ecc.), è una potenziale causa di malattia. Oltre al suo significativo impatto negativo sul sistema nervoso centrale, innumerevoli studi hanno dimostrato che lo stress cronico può danneggiare i sistemi immunitario, cardiovascolare e neuroendocrino (Anderson, 1998). Tra le sue conseguenze, ricordiamo l'indebolimento del sistema immunitario, l'ipertensione arteriosa, dolori muscolari diffusi, malattie cardiache e disturbi o malattie mentali, come il disturbo depressivo e d'ansia (BAUM; POLSUSNZY, 1999).
Per diversi motivi, spesso intrecciati tra loro (ad esempio genetica, personalità, struttura psicologica, sensibilità affettiva, tra gli altri), è già stato dimostrato che alcune persone sono più resistenti allo stress cronico, mentre altre sono più vulnerabili.
La sindrome da burnout proposta da Freudenberger è vasta e confusa, con molti sintomi e gravità diversa da persona a persona, come:
È impossibile non ricordare le parole pronunciate da Freudenberger nel 1989: “Dobbiamo stare attenti a non attribuire al burnout così tanti concetti da renderlo privo di significato”.
Per Freudenberger, anche la negazione è una causa del burnout, compresa la negazione del fallimento, dell'età, della paura, della morte e dei sentimenti. Questo perché la negazione è un meccanismo di difesa, in quanto viene utilizzata per mantenere un'immagine falsa, la dicotomia tra desiderio e realtà, con un costo energetico molto elevato e questo deficit energetico è strettamente correlato alla genesi del burnout e allo stress cronico, sia esso derivante dal lavoro, dal matrimonio, dalle relazioni, ecc.
Per Freudenberger, la sindrome del burnout è curabile. Nel libro dal titolo “Burnout: How to Beat The High Cost of Success” (1981), lo psicologo afferma: “Il burnout è reversibile, indipendentemente dalla fase in cui si trova” e suggerisce alcuni modi per ridurre al minimo le cause principali del burnout.
Il burnout ha iniziato ad essere associato al lavoro grazie a Christina Maslach, professoressa e ricercatrice presso l'Università della California, Berkeley (USA). Nella prima metà degli anni '70, quando il burnout divenne l'oggetto principale degli studi della Maslach, la ricercatrice diede priorità nel suo lavoro all’osservazione dei professionisti che lavoravano a diretto contatto con il pubblico. La Maslach, infatti, scelse di concentrare il suo oggetto di studio sulle relazioni di lavoro, senza estendere il concetto di burnout ad altri ambiti della vita come in passato aveva fatto Freudenberger. La scelta della ricercatrice ha contribuito così in modo fondamentale alla storia della sindrome da burnout come sindrome professionale, ancora oggi molto diffusa.
Basandosi sulla psicologia psicometrica e su strumenti statistici, Maslach ha creato una propria caratterizzazione della sindrome da burnout nel corso dei suoi anni di studio. Nel 1977 ha definito il burnout come una sindrome caratterizzata da esaurimento fisico ed emotivo causato da una crisi nel rapporto tra il lavoratore e il lavoro, che può colpire tutti i professionisti (indipendentemente dalla professione e dall'attività svolta).
Il burnout secondo Maslach ha tre dimensioni:
Nel 1981 Maslach e collaboratori hanno pubblicato il MBI (Maslach Burnout Inventory), un test utilizzato per valutare quantitativamente la sindrome da burnout e, fino ad oggi, utilizzato dieci volte di più di altre misure applicate in questi casi. È stato inoltre pubblicato il Manuale dell'Inventario, un documento equivalente a una “guida per l'utente” per l'utilizzo dell'MBI in qualsiasi delle sue versioni. Questo documento spiega il corretto utilizzo dello strumento, le sue applicazioni e le sue interpretazioni. L'uso dell'MBI e del manuale di utilizzo dell'inventario sono protetti da copyright. In particolare, lo strumento consiste in un test finalizzato esclusivamente alla misurazione della sindrome da burnout proposta da Maslach e dai suoi colleghi, una sorta di questionario sviluppato in modo induttivo a partire da voci relative alle tre dimensioni della sindrome da burnout.
Attualmente esistono cinque versioni dell'MBI
Non esiste un punto di demarcazione nel MBI che possa separare chi ha o non ha il Burnout. Nel 1998, Maslach e Goldberg hanno proposto un continuum “Burnout-impegno”, due concetti in antitesi tra loro. Per passare dal burnout all'impegno è necessario risolvere le sei possibili aree di disaccordo tra la persona e il lavoro:
Oggi il metodo per diagnosticare il burnout, prevalentemente accettato dagli esperti in ordine di importanza anche grazie al riconoscimento mondiale da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è quello dell'ICD-11 (Classificazione Internazionale delle Malattie, 11a revisione) con il codice QD85.
Nell'ICD 11 il Burnout rimane sinonimo di esaurimento e non rientra nel gruppo dei disturbi o delle malattie mentali. (Quindi, sulla base di questi documenti, il termine “cura” per il Burnout è inappropriato perché non si tratta di una malattia).
Poiché la descrizione del burnout nell'ICD 11 si basa su quella precedentemente formulata da Christina Maslach, si riferisce esplicitamente al contesto lavorativo e non dovrebbe essere applicata per descrivere esperienze in altri ambiti della vita. Il burnout è pertanto una sindrome concettualizzata come il risultato di uno stress cronico sul posto di lavoro che non è stato gestito con successo e che può colpire tutti i professionisti, indipendentemente dalla professione e dall'attività svolta.
Il burnout ha tre dimensioni che nella diagnosi devono essere considerate contemporaneamente e sono:
1. sensazione di esaurimento mentale o di esaurimento energetico,
2. aumento della distanza mentale dal lavoro, o sentimenti di negativismo o cinismo nei confronti del lavoro,
3. “senso di inefficacia e mancanza di realizzazione" (OMS, 2018).
La differenza più significativa tra Maslach e ICD11 è il modo in cui viene diagnosticato il burnout. Nel primo caso tutto si basa su un test auto-somministrato, l'MBI (Maslach Burnout Inventory), che è altamente discutibile dal punto di vista tecnico-semiologico, oltre a non richiedere l'intervento di un professionista. Sulla base dell'ICD-11, invece, si osserva che la diagnosi di burnout è il risultato di una diagnosi di esclusione (chiamata anche diagnosi residuale), ovvero può essere confermata solo dopo aver scartato altre ipotesi diagnostiche.
Fonte: Lezione su questo argomento tenuta da Ania Balducci, Università di Bologna, Italia, aprile 2024.
ANVÄNDNING AV HORTIKULTURTERAPI FÖR ATT FÖREBYGGA UTMATTNINGSSYNDROM
Att vistas i en trädgård är i sig terapeutiskt. Den naturliga miljön främjar allmän avkoppling och avslappning genom det parasympatiska nervsystemet, och främjar även fysisk och mental återhämtning vid skador eller stress. Regelbunden kontakt med naturen, eller till och med strukturerade aktiviteter i samband med den naturliga miljön, är till stor nytta för att förebygga utmattningssymptom. Personer som arbetar inom hjälpyrken löper större risk att drabbas av utbrändhet än andra yrken.
Personer som lider av utbrändhet behöver inte bara naturens helande inflytande, utan också terapeutiskt stöd av en lämpligt utbildad professionell, en trädgårdsterapeut. Det räcker inte att bara lämna arbetsplatsen. De drabbade behöver återställa en hälsosam balans mellan arbete och privatliv och utveckla större motståndskraft för att kunna hantera relationsproblem med sina överordnade kollegor på ett bra sätt.
Kontakt med naturen och lagarbete stärker och förstärker våra relationella färdigheter och uppmuntrar oss att ta ansvar för att ta hand om oss själva på samma sätt som vi tar hand om växter, för det är bara på det sättet som de kan ge goda frukter.
Personer som lider av utbrändhet måste bli medvetna om att korrekt hantering av relationer är en grundläggande faktor och att denna syn också bör tillämpas på andras behov. Naturen lär oss att varje växt i trädgården har olika behov och att även samma växt i olika stadier av sitt liv kräver olika förhållanden när det gäller utrymme, vatten, ljus, jord och stöd på en spaljé för att kunna växa och producera.
PREVENZIONE IN NATURA
L'USO DELL’ORTICOLTURA TERAPEUTICA NELLA PREVENZIONE DELLA SINDROME DA BURNOUT
Stare in un giardino è di per sé fonte di benessere. L'ambiente naturale favorisce il rilassamento generale attraverso il sistema nervoso parasimpatico e promuove il recupero fisico e mentale in caso di lesioni o stress. Inoltre, il contatto costante con la natura, così come le attività strutturate associate all'ambiente naturale, sono di grande beneficio nella prevenzione della sindrome da burnout. Trattandosi di burnout, le persone che lavorano nelle professioni di assistenza sono più a rischio rispetto ad altre professioni.
In termini più specifici, le persone in burnout hanno bisogno non solo dell'influenza benefica della natura, ma soprattutto di essere inserite in un programma terapeutico portato avanti da un/una professionista adeguatamente formato/a: l’ortoterapeuta. Non è quindi sufficiente allontanarsi dal luogo di lavoro, i soggetti in burnout devono ripristinare un sano equilibrio tra vita lavorativa e vita privata e sviluppare una maggiore resilienza per affrontare adeguatamente i problemi relazionali con i colleghi e i superiori.
Il contatto con la natura, opportunamente guidato, e il lavoro di squadra rafforzano e amplificano le capacità relazionali, incoraggiando i partecipanti ad assumersi la responsabilità di prendersi cura di loro stessi così come si prendono cura delle piante, perché solo così si possono produrre buoni frutti.
Le persone in condizioni di burnout devono prendere coscienza di come la corretta gestione delle relazioni sia un elemento fondamentale e che questa visione debba essere applicata anche alle esigenze di tutti. Parimenti la natura ci insegna che ogni pianta del giardino ha esigenze diverse e che anche in ogni fase della sua vita la stessa pianta per crescere e produrre richiede condizioni diverse di spazio, acqua, luce e terreno.
Le attività che possono essere efficacemente inserite in un programma di prevenzione e cura del burnout, dovrebbero quindi concentrarsi su metafore legate ai “confini sani” come spazio vitale e alla cura di una pianta come similitudine della cura di noi stessi (ad esempio, seminare, diradare, annaffiare, rinvasare, raccogliere, tutte queste attività consentono l'uso di metafore). Le attività dovrebbero inoltre servire a promuovere la riflessione sui propri bisogni, incoraggiando il riconoscimento e l'espressione dei propri bisogni sul posto di lavoro partendo proprio dall'interazione tra le diverse piante coltivate in un medesimo luogo.
In sintesi, si lavora sulla convinzione che la biodiversità naturale sia la prova che accentando le differenze si migliora l’ambiente in cui si vive, anche l’ambiente di lavoro. Altresì dando molta enfasi al momento del raccolto si può recuperare quel senso di soddisfazione spesso poco percepito negli ambienti lavorativi.
Questi esempi di attività pratiche e mirate con le piante possono produrre risultati notevoli, incoraggiando le persone a trascorrere del tempo all'aria aperta e a entrare in contatto con gli altri. Il lavoro con il corpo rappresenta un metodo efficace per accedere alla nostra mente e al nostro spirito, ripristinandone l'equilibrio.
Nature based inventions – svensk översättning
Under de senaste decennierna har man mer än någonsin tidigare talat om en allt snabbare utveckling, vilket ställer stora krav på dagens människor i både privat- och yrkeslivet. Idag bor 55 % av världens befolkning i städer, och denna siffra ökar. https://www.un.org/uk/desa/68-world-population-projected-live-urban-areas-2050-says-un
Dessutom tillbringar människor 80–90 % av sin tid inomhus. Begreppet ”inomhusgenerationen” har börjat användas. https://www.researchgate.net/figure/Time-spent-in-various-indoor-locations-among-people-reporting-time-habitue-shabitue-s_tbl1_7062081
”Naturbristsyndrom” är ett begrepp som först användes av Richard Louv. Han hävdar att ökningen av barnfetma, ADHD, inlärningssvårigheter, depression, ångest och många andra problem hos barn beror på att barnen saknar kontakt med naturen. https://richardlouv.com/blog/what-is-nature-deficit-disorder
Louv betonade att detta inte handlar om en ny medicinsk diagnos, utan snarare att barns bristande kontakt med naturen är alarmerande. Även om hans teori inte accepteras av alla, har den bidragit till att ”namnge” den aktuella situationen. Hans teori kompletterades av Elisabeth Dickinson, som betonar vikten av att det vuxna samhället utvärderar och eventuellt omvärderar sina egna sociala, politiska och ekonomiska mål, eftersom detta är det enda sättet att åstadkomma förändring. Det är uppenbart att bristen på kontakt med naturen inte bara påverkar barn utan en stor del av världens samhälle. https://fernainymat2017.wordpress.com/wp-content/uploads/2017/07/the-misdiagnosis-rethinking-nature-deficit-disorder.pdf
INTERVENTI BASATI SULLA NATURA
Negli ultimi decenni, più che mai, si è parlato di tempi accelerati, che impongono molte esigenze alle persone contemporanee nella loro vita personale e professionale. Oggi, il 55% della popolazione mondiale vive nelle città e questa cifra è in crescita https://www.un.org/uk/desa/68-world-population-projected-live-urban-areas-2050-says-un
Inoltre, le persone trascorrono l'80-90% del loro tempo in ambienti chiusi non a caso sta emergendo il termine “generazione indoor” https://www.researchgate.net/figure/Time-spent-in-various-indoor-locations-among-people-reporting-time-habitue-shabitue-s_tbl1_7062081
Il termine “disturbo da deficit di natura” è stato coniato da Richard Louv, secondo il quale l'aumento dell'obesità infantile, dei disturbi da deficit di attenzione, dei disturbi dell'apprendimento, della depressione, dell'ansia e di molti altri problemi nei bambini sono causati dalla mancanza di contatto con la natura https://richardlouv.com/blog/what-is-nature-deficit-disorderLouv sottolinea che non si tratta di una nuova diagnosi medica, ma piuttosto suggerisce che la mancanza di contatto con la natura da parte dei bambini sia una tendenza recente estremamente allarmante. Sebbene la sua teoria non sia accettata da tutti, ha contribuito a “dare un nome” allo stato attuale delle cose. La visione di Louv è stata integrata da Elisabeth Dickinson, che sottolinea l'importanza che la società adulta valuti e possibilmente rimoduli i propri obiettivi sociali, politici ed economici, poiché questo è l'unico modo per apportare cambiamenti. È chiaro che la mancanza di contatto con la natura non riguarda solo i bambini, ma gran parte della società mondiale https://fernainymat2017.wordpress.com/wp-content/uploads/2017/07/the-misdiagnosis-rethinking-nature-deficit-disorder.pdf
Di contro si sta sviluppando una nuova tendenza che punta a riconnettere l'uomo alla natura. L'influenza benefica della natura è supportata da numerose ricerche nelle quali si evidenzia che le persone hanno bisogno della natura per vivere una vita sana. Inoltre, la natura sta diventando parte integrante della pianificazione urbana: non solo i parchi, ma anche gli orti comunitari nei nuovi quartieri moderni, oltre alle zone verdi e blu.
Il termine nature-based interventions ovvero interventi basati sulla natura, è emerso come termine generico per indicare una varietà di approcci e attività più o meno strutturate, non solo a scopo terapeutico, che utilizzano l'influenza curativa della natura. Gli interventi basati sulla natura possono essere suddivisi in due gruppi fondamentali:
1. Interventi a scopo terapeutico basati sull’interazione con la natura
2. Attività di promozione della salute basate sulla natura.
Entrambi i gruppi hanno in comune il fatto che si basano sull’influenza benefica dell'ambiente naturale sulla salute mentale e fisica e sulla qualità della vita della persona. La differenza principale invece risiede nella formazione dei professionisti che accompagnano i partecipanti e sulla valutazione delle attività/programmi proposti.
Terapie basate sulla natura
Formazione: chi fornisce terapie basate sulla natura deve avere una formazione specifica che include competenze tecnico-agronomiche, cliniche, educative e sociali.
Valutazione: per la valutazione devono essere utilizzati gli strumenti propri degli ortoterapeuti basati su finalità e programmi costruiti sui bisogni dei partecipanti, attività e obiettivi misurabili per valutare la reale efficacia delle proposte.
Alcuni esempi di terapia basata sulla natura:
1. Orticoltura terapeutica e pratiche analoghe - utilizzo di attività osservative e partecipative in un ambiente naturale o a contatto con la natura e guidate da professionisti per migliorare lo stato di salute del partecipante dal punto di vista mentale e fisico. Può assumere molte forme, nella Repubblica Ceca è rappresentata dalla terapia del giardinaggio/giardinaggio terapeutico ed è associata principalmente ai servizi sociali, all'assistenza sanitaria e all'istruzione. Nei paesi di lingua tedesca è più comunemente usato il termine Gartentherapie (terapia del giardino), mentre nei paesi di lingua inglese e negli Stati Uniti è più diffuso il termine Horticultural Therapy (terapia orticolturale) e Therapeutic Horticulture (orticoltura terapeutica). In Italia si usa il termine orticoltura terapeutica che va a sostituire il concetto di ortoterapia utilizzato in tempi meno recenti. La formazione dei professionisti è affidata il più delle volte a percorsi formativi rigorosi, primo fra tutti un master universitario di primo livello promosso dall’Università di Bologna. Il focus è il benessere dei partecipanti massimizzando il funzionamento sociale, cognitivo, fisico e/o psicologico.
2. Forest therapy (terapia forestale)- l'effetto dell'ambiente di foresta, originaria del Giappone e ora adattato in molti paesi europei. In Svezia la forest therapy è utilizzata anche nel trattamento della depressione e della sindrome da burnout. Il terapeuta si prende cura del partecipante in un ambiente naturale attraverso attività strutturate, collaborando con il medico che determina la diagnosi del soggetto.
3. Psicoterapia nell'ambiente naturale - lo specialista porta il paziente in natura; nella Repubblica Ceca ci sono molti soggetti privati che trasferiscono le loro terapie nell'ambiente naturale, ad esempio il gruppo psicologico-psicoterapeutico Terapia tra gli alberi o il movimento dell'Eco-terapia (eco - natura; terapia - trattamento, è un trattamento di supporto o di guarigione nell'ambiente naturale), ad esempio www.ekoterapeut.cz .
4. Terapia assistita con animali e terapia in fattoria
Molte specie animali possono aiutare nella terapia e coadiuvare il percorso di guarigione- tradizionalmente cani, gatti, cavalli, ma anche piccoli animali (conigli, porcellini d'India, uccelli esotici, pesci) o animali da fattoria (capre, asini, lama, ecc.). Tra gli esempi:
Utbildning trädgårdsterapi, ItalienTerapeutisk trädgårdsodling: utbildningsmöjligheter i Italien
Universitetet i Bologna – Master i terapeutisk trädgårdsodling, nivå 1
360 timmars föreläsningar; 375 timmars praktik och projektarbete CFU 60 3800
Grundläggande modul i terapeutisk trädgårdsodling
Yrkesinriktad kurs
IU Rusconi Ghigi-stiftelsen, Bologna
70 timmars föreläsningar, erkänd certifikat, fram till 2022 CME-poäng 520 euro
Kurs för experter på välbefinnande i trädgårdar och köksträdgårdar Yrkesutbildning Monza Park Agricultural School, Monza (MB) 200 timmar, erkänt certifikat och yrkestitel erkänd i regionen Lombardiet (yrkestitel som trädgårdstekniker, men inte som trädgårdsmästare), 2000 euro
Utbildning i trädgårdsterapi, yrkesutbildning, Orme Association, Turin, 52 timmar, certifikat, 250 euro
Hortus Medicus – utbildningsverktyg i praktiken Utbildningsprogram i terapeutisk trädgårdsodling, Milano universitet, 120 timmar
Kurs i trädgårdsterapi – expert på välbefinnande Trädgårdar och trädgårdsodling, yrkesutbildning, Futura Formazione SRL, Brescia, 80 timmar, erkänt certifikat, 1002 euro
Grönsaks- och köksträdgårdar i vårdmiljöer, kurs för vuxna. ABFeu Azienda Bergamasca Formazione 60 timmar, erkänt certifikat, 600 euro
Kortkurser på några timmar om terapeutisk trädgårdsodling
Kurs kod F1 Healing Gardens & Horticultural Therapy: design och implementering av terapeutiska grönområden i vårdinrättningar
Kurs för vuxna
Lärare Senes, Fumagalli, Neonato IM-Servizi Tecnici Milan. 8 timmar, erkänt certifikat 320 euro + moms
TERAPEUTISKA TRÄDGÅRDAR: DESIGNRETNINGSLINJER
Yrkesuppdateringskurs, Italian Garden Academy _ Mati Group Pistoia
Onlinekurs med närvaro 18/24 timmar, 180 euro
Legambiente Rho (MI)
Endagskurs om regenerativ trädgårdsodling
Orto Foresta, regenerativ gård, Florens
Utbildningskurser 0-6
Hortikulturterapi och inkluderande utbildning
Onlinekurs på begäran
Grönsaksodlingar, pedagogisk hortikultur, utbildning, välbefinnande
Olika kurser och projekt i Italien, särskilt i norra och centrala Italien
Kurs om köksträdgårdar och pedagogiska trädgårdar
Yrkesutbildning godkänd av utbildningsministeriet
Utbildningskurser 0-6
Onlinekurs 10 timmar, erkänt certifikat, 89 eur
Wellness-fytoterapeut
Yrkesutbildning, Pimpinellas trädgård, storstadsområdet Bologna
280 timmar under 2023, nu nya kurser med fördjupningsmoduler om användning av växter och välbefinnande
Utomhuspedagogik
Universitetet i Bologna – Master i utomhuspedagogik, nivå 1
Interuniversitär masterutbildning, nivå I AKADEMISK UTBILDNING OCH NATUR
KOMPETENSER FÖR EKOLOGISK UTBILDNING OCH HÅLLBARHET
Masterkursen genomförs gemensamt av föreläsare från Institutionen för humaniora för utbildning ”Riccardo Massa” vid Universitetet i Milano Bicocca, Institutionen för humaniora och samhällsvetenskap vid Universitetet i Valle d'Aosta, Institutionen för humaniora, samhällsvetenskap och kulturföretag vid Universitetet i Parma och Institutionen för utbildningsvetenskap ”Giovanni Maria Bertin” vid Universitetet i Bologna, tillsammans med föreläsare från andra universitet och andra experter.
Utbildningar i trädgårdsterapi i Tjeckien
JABOK https://www.jabok.cz/en
Högre yrkesskola som erbjuder utbildning inom socialt arbete, social och specialpedagogik samt interkulturellt arbete. Grundaren är en kyrklig förening, men skolan är öppen för alla utan krav på kyrkotillhörighet. Den har mer än 30 års tradition och samarbetar med andra utländska institutioner. Skolan har avtal om praktik med mer än 70 andra organisationer (skolor, offentliga institutioner, socialtjänstleverantörer etc.). De är medlemmar i Föreningen för socialarbetare och andra yrkesföreningar och yrkesgrupper.
Jabok har sedan 2015 erbjudit trädgårdsterapikurser för yrkesverksamma, allmänheten och skolelever. Kurserna är ackrediterade av arbets- och socialministeriet.
Introduktionskurs Möjligheter att använda trädgårdsterapi för integration och aktivering av personer med hälso- och sociala nackdelar – 8 timmar
Följdkurs Praktisk användning av trädgårdsterapiaktiviteter i arbetet med utsatta personer – 8 timmar
Valfri kurs Introduktion till trädgårdsterapi – 20 timmar, endast för studenter vid Jabok College of Education – grundläggande teori, praktiska demonstrationer, besök hos organisationer där trädgårdsterapi används i arbetet med klienter
CHALOUPKY https://www.chaloupky.cz/en/
Ideell icke-statlig utbildningsinstitution med lång tradition. De har varit verksamma i regionen Vysočina sedan 1992 och arbetar främst med miljöutbildning och utbildning för naturskydd och hållbart liv. Varje år genomför de hundratals endags- och flerdagarsutbildningsprogram för barn och lärare. De driver den sociala rehabiliteringstjänsten Klub Lebeda och erbjuder socialterapeutiska program för personer med särskilda sociala behov. Den arbetar med trädgårdsterapimetoden i egna naturträdgårdar.
De erbjuder kurser som är ackrediterade av arbets- och socialministeriet för socialarbetare och andra intresserade parter eller allmänheten, och hjälper till att införa trädgårdsterapi i socialtjänstens lokaler.
Introduktionskurs: Användning av naturen för aktivering av socialtjänstens användare - 8 timmar, för socialtjänstpersonal och andra intresserade, möjligheter att använda trädgårdar och naturen för att aktivera personer från utsatta grupper, koncept och principer för Green Care, användning av Green Care-metoder inom socialtjänsten, lämpliga målgrupper, begränsningar och restriktioner för metoden, praktisk undervisning och demonstration av aktiveringsprogram inklusive utflykt till trädgårdsterapiområdet
Fördjupningskurser: Möjligheter att använda trädgårdsterapi för personer med utvecklingsstörningar och Möjligheter att använda trädgårdsterapi för äldre - 8 timmar, grundläggande information om målgruppen i relation till trädgårdsterapi, exempel på god praxis, fokus för program för målgruppen, receptiv trädgårdsterapi, grundläggande trädgårdskunskap om val av lämpligt växtmaterial, bästa odlingsmetoder och andra tips för inomhus- och utomhusodling, inklusive rekommenderade trädgårdselement och verktyg, sätt att integrera trädgårdsterapimetoder i anläggningens koncept och hur man arbetar med motivation hos användare av sociala tjänster, praktiska exempel
MARKÉTA JINDŘICHOVSKÁ
https://irel.knihovny.cz/Record/auth.AUT10-001143240?sid=388809
Arbetsterapeut, föreläsare i arbetsterapeututbildning, föreläsare i yrkesämnen vid universitet, har många års erfarenhet av personer med psykiska störningar erbjuder kurs ackrediterad av arbets- och socialministeriet – Grunderna i terapeutisk trädgårdsodling inom rehabilitering (arbetsterapi) – 8 timmar
Kursen täcker två områden – rehabilitering (arbetsterapi) och trädgårdsterapi, som historiskt sett har utvecklats parallellt. Dessa två ämnen är kopplade till varandra så att kursdeltagarna får en uppfattning om och riktlinjer för genomförandet av terapeutisk trädgårdsodling med en specifik målgrupp eller i en specifik anläggning. Introduktion till grunderna i arbetsterapi i samband med trädgårdsterapi, begreppen målinriktad och konditionerande arbetsterapi och områdets position inom ramen för kompensatorisk rehabilitering en översikt över trädgårdsodlingens terapeutiska potential för att stödja ADL (aktiviteter i det dagliga livet), arbete, lek och fritid samt sociala relationer inkluderar definition av mål, terapimetoder, målgrupper och möjliga kontraindikationer. Yrkesutbildning i trädgårdsterapi, Sverige
Det finns några nya initiativ i Sverige om utbildning inom naturbaserade interventioner, inklusive djur. Men det längsta arbetet och den mest omfattande kunskapen finns vid Sveriges lantbruksuniversitet, campus Alnarp. De erbjuder kurser på universitetsnivå.
Idag erbjuder de följande kurser:
Naturbaserade interventioner, tio veckors kurs https://www.slu.se/utbildning/program-kurser/kurs/MP0007/10022.2526/Nature-Based-Interventions/
Hälsoträdgårdar, tio veckors kurs, https://www.slu.se/utbildning/program-kurser/kurs/LK0274/10055.2526/Halsotradgardar/
Trädgårdar inom hälso- och sjukvården, tio veckors introduktionskurs https://www.slu.se/en/education/programmes-courses/course/LK0281/10076.2526/Gardens-in-Healthcare-Introductory-Course/
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Corsi di formazione in ortoterapia nella Repubblica Ceca
JABOK https://www.jabok.cz/en
Scuola professionale superiore che offre formazione in assistenza sociale, educazione sociale e speciale e lavoro interculturale. Il fondatore è un'associazione ecclesiastica, ma la scuola è aperta a tutti senza necessità di appartenenza religiosa. Vanta oltre 30 anni di tradizione e collabora con altre istituzioni straniere. La scuola ha accordi di tirocinio con oltre 70 altre organizzazioni (scuole, istituzioni pubbliche, fornitori di servizi sociali, ecc.). È membro dell'Associazione degli educatori del lavoro sociale e di altre associazioni e gruppi professionali.
Jabok offre corsi di terapia del giardino dal 2015 a professionisti, pubblico non specializzato e studenti delle scuole. I corsi sono accreditati dal Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali.
CHALOUPKY https://www.chaloupky.cz/en/
Istituzione educativa non governativa senza scopo di lucro con una lunga tradizione. Opera nella regione di Vysočina dal 1992 e si occupa principalmente di educazione ambientale e educazione alla protezione della natura e alla vita sostenibile. Ogni anno organizza centinaia di programmi educativi di uno o più giorni per bambini e insegnanti. Gestisce il servizio di riabilitazione sociale Klub Lebeda e offre programmi socioterapeutici per persone con bisogni sociali speciali. Lavora con il metodo della terapia di giardino nei propri giardini.
Offre corsi accreditati dal Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali per operatori dei servizi sociali e altre parti interessate e per il pubblico, consente di introdurre la terapia di giardino nelle strutture dei servizi sociali.
MARKÉTA JINDŘICHOVSKÁ
https://irel.knihovny.cz/Record/auth.AUT10-001143240?sid=388809
Terapista occupazionale, docente di formazione per la certificazione di terapista occupazionale, docente di materie professionali all'università, ha molti anni di esperienza con persone affette da disturbi psicologici. Offre un corso accreditato dal Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali - Fondamenti di giardinaggio terapeutico nella riabilitazione (terapia occupazionale) - 8 ore
Il corso copre due aree - la riabilitazione (terapia occupazionale) e la terapia del giardino, che si sono sviluppate storicamente in parallelo. Questi due argomenti sono collegati in modo che i partecipanti al corso possano farsi un'idea e ottenere linee guida per l'implementazione del giardinaggio terapeutico con un gruppo target specifico o in una struttura specifica.
Formazione professionale in terapia del giardino, Svezia
In Svezia sono state recentemente avviate alcune iniziative di formazione nel campo degli interventi basati sulla natura, compresi gli animali. Tuttavia, il lavoro e le conoscenze più consolidate sono stati sviluppati presso l'Università Svedese di Scienze Agrarie, Campus di Alnarp. L'università offre corsi di livello universitario.
Attualmente sono disponibili i seguenti corsi:
Giardini nella sanità, corso introduttivo di dieci settimane https://www.slu.se/en/education/programmes-courses/course/LK0281/10076.2526/Gardens-in-Healthcare-Introductory-Course/
Orticoltura terapeutica: formazione in Italia
Università di Bologna - Master di primo livello in orticoltura terapeutica
360 ore di lezioni; 375 ore di tirocinio e progetto
CFU 60
3800 euro
https://master.unibo.it/ortoterapia/it
Modulo base di orticoltura terapeutica
Corso professionale
Fondazione IU Rusconi Ghigi, Bologna
70 ore di lezione, attestato riconosciuto, crediti ECM fino al 2022
520 euro
Corso per Esperto in Orti Benessere
Corso professionale
Scuola Agraria del Parco di Monza, Monza (MB)
200 ore, attestato riconosciuto e figura professionale riconosciuta in Lombardia (figura professionale di tecnico del giardino, ma non di orticoltore)
2000 euro
https://www.monzaflora.it/it-IT/scuola-agraria-del-parco-di-monza/
Corso di formazione in ortoterapia
Corso professionale
Associazione Orme, Torino
52 ore, attestato
250 euro
Hortus Medicus - Strumento educativo in azione
Corso di formazione in ortoterapia
Università degli Studi di Milano
120 ore
Corso di ortoterapia - Esperto in giardini del benessere e orticoltura
Corso professionale
Futura Formazione SRL, Brescia
80 ore, certificato riconosciuto
1002 euro
https://www.futuraformazionesrl.it
Orti e orti in contesti assistenziali
Corso per adulti
ABFeu Azienda Bergamasca Formazione
60 ore, attestato riconosciuto
600 euro
Corsi brevi di poche ore sull'orticoltura terapeutica
Codice corso F1 Giardini curativi e ortoterapia: progettazione e realizzazione di aree verdi terapeutiche in strutture sanitarie
Corso per adulti
Docenti Senes, Fumagalli, Neonato
IM-Servizi Tecnici Milano
8 ore, attestato riconosciuto
320 euro + IVA
GIardini terapeutici: linee guida per la progettazione (Gruppo Mati 1909)
Corso di aggiornamento professionale
Accademia Italiana del Giardino _ Mati Group Pistoia
Corso online con parte in presenza 18/24 ore
180 euro
Legambiente Rho (MI)
Corso di un giorno sull'orticoltura rigenerativa
Orto Foresta, fattoria rigenerativa, Firenze
Corsi di formazione 0-6
Ortoterapia e educazione inclusiva
Corso online su richiesta
Orti, orticoltura didattica, educazione, benessere
Vari corsi e progetti in Italia, in particolare nel centro-nord Italia
Corso su orti domestici e orti didattici
Corso professionale accreditato dal Ministero dell'Istruzione
Corsi di formazione 0-6
Corso online di 10 ore, certificato riconosciuto
89 euro
Outdoor education ed Educazione in Natura
Outdoor education
Università di Bologna - Master di I livello in Outdoor Education
L'obiettivo del Master è quello di valorizzare la cultura dell'educazione all'aperto, concentrandosi sulle conoscenze e sulle competenze relative a: • il benessere psicofisico della persona; • i campi di esperienza nell'ambiente esterno, fondamentali nella formazione e nell' e del soggetto in età evolutiva; • il potenziale didattico insito nella valorizzazione dell'ambiente esterno come spazio di apprendimento; • l'educazione ambientale, la cittadinanza attiva e la sostenibilità come quadro di riferimento etico e pedagogico. Le funzioni per le quali saranno formati gli studenti del master, con riferimento ai rispettivi ambiti professionali, comprenderanno: • la formazione teorica e pratica di base in educazione all'aperto rivolta a insegnanti, educatori, operatori sociali; • la progettazione e la verifica di interventi di educazione all'aperto nei servizi educativi per la prima infanzia (asili nido e scuole dell'infanzia), nei vari gradi dell'istruzione obbligatoria (Outdoor Learning), nelle attività extrascolastiche; • la co-progettazione di interventi finalizzati alla creazione e alla valorizzazione di spazi esterni (aree verdi, cortili, aree urbane, ecc.) per attività di educazione all'aperto. Si tratta quindi di una specializzazione in un settore dell'educazione, quello dell'educazione all'aperto, che oggi è considerato particolarmente urgente e rilevante.
Master interuniversitario di primo livello Accademico EDUCAZIONE E NATURA
COMPETENZE PER L'EDUCAZIONE ECOLOGICA E LA SOSTENIBILITÀ
Il Master è realizzato in collaborazione con docenti del Dipartimento di Scienze della Formazione "Riccardo Massa" dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, del Dipartimento di Scienze Sociali e della Salute dell'Università degli Studi del Piemonte, del Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Sociali e del Lavoro dell'Università degli Studi di Parma e del Dipartimento di Scienze della Formazione "Giovanni Maria Bertin" dell'Università di Bologna, insieme a docenti di altre università e altri esperti.
http://academy.unimib.it/educazione-e-natura-competenze-una-formazione-ecologica-e-la-sostenibilita
Altro…
Fitoterapista del benessere
Corso professionale
Il giardino di Pimpinella, Città Metropolitana di Bologna
280 ore nel 2023, ora nuovi corsi con moduli approfonditi sull'uso delle piante e il benessere
Good examples, goda exempel, på svenska
PERSONLIG BERÄTTELSE
Förebyggande av utbrändhetssyndrom i hjälpyrken genom grönvård (trädgårdsterapi)
Ingenjör Soňa Staňková, DiS., certifierad specialist
Jag har arbetat med andra människor i 22 år. Oftast är jag facilitator, föreläsare och coach i workshops om personlig utveckling. I 12 år har jag stöttat andra yrkesverksamma – coacher och konsulter inom personlig utveckling – i deras arbete med klienter. Jag visste ganska mycket om utbrändhetssyndromet från ett teoretiskt perspektiv och trodde aldrig att jag själv skulle uppleva det fullt ut. Jag har alltid känt mig ganska energisk och stark när det gäller att övervinna utmaningar och nya, ofta svåra situationer.
Därför antog jag, när jag närmade mig 40 års ålder, utmaningen att leda den tjeckiska filialen av en ideell organisation. Vid den tiden drev jag mitt eget företag, vilket i sig medför utmaningar och stress. Samtidigt kom andra stressfaktorer in i mitt liv som jag inte kunde ha planerat – äktenskapliga problem, flytt från hemmet och mer utmanande familjesituationer att hantera.
Jag och utbrändhetssyndromet
Tung arbetsbelastning. Pressen att bära ansvaret som ledare för två organisationer. Förändringar i familjen där jag började känna att jag inte hade stöd från mina närmaste. Så det var nog bara en tidsfråga innan utmattningen började knacka på dörren. Men innan den knackade, smög den sig in ganska subtilt och långsamt. När jag ser tillbaka på den här perioden nu märker jag att den gradvisa smygningen kanske var märkbar i min kommunikation med andra människor. Jag var trött på att svara på andras frågor eller önskemål och svarade ganska irriterat. Jag kände en stor press och spänning byggas upp inom mig eftersom jag överskred mina gränser och inte respekterade mitt behov av lugn och ro. Ändå prioriterade jag arbetet, där jag hanterade utmanande situationer med omorganisationer och relationskonflikter.
Under denna tid anmälde jag mig också till en utbildning i ekoterapi i hopp om att äntligen ta lite tid för mig själv och göra något bara för mig. Men redan under det första året av utbildningen hade utbrändhetssyndromet nått mig. Utbildningen var mycket mentalt krävande och tömde mig på den sista energin jag hade kvar. Den ständiga pressen att göra djup självreflektion och utbildningsledarens förväntningar på höga prestationer började utlösa fysiologiska förändringar i min kropp. Jag började märka att jag skakade oftare och kände att jag var på väg att svimma av utmattning. Jag fick inte någon god sömn på nätterna. Kraven i jobbet, pressen från det och familjen, tillsammans med pressen att utvecklas och reflektera över mig själv, blev alltmer påtagliga för mig.
Det var också en period då jag erhöll flera betydande professionella utmärkelser. Bland annat inom den ekoterapeutiska utbildningen. Projekten slutfördes, överlämningsceremonin till den nya chefen för organisationen ägde rum, och ändå kände jag en djup tomhet inom mig. Den goda känslan av att ha uppnått något uteblev, tvärtom. Det blev början på en nio månader lång resa där utbrändhetssyndromet inte bara knackade på dörren till mitt liv, utan tog över mitt liv. Det kom en djup trötthet, en förlust av motivation att göra de aktiviteter jag älskade.
All kontakt med människor var extremt utmanande och utmattande för mig. Jag kunde inte hålla uppmärksamheten uppe länge. Jag slutade ta hand om min kropp. Jag slutade bry mig om vad jag åt och hur jag såg ut. Det var som om min hastighet och livsfyllhet plötsligt skiftade från hastighet 5 till inte bara hastighet 1, utan till att köra genom livet med handbromsen åtdragen. Slutstationen var ett ögonblick då jag förlorade tron på meningen med det som tidigare varit meningen med livet för mig. Den djupa omstarten, utbrändhetssyndromet eller själens mörka natt är namn som har tillskrivits denna process.
Jag lämnade gruppterapin och gick över till individuell stöd. Det enda jag längtade efter då var FRED! Och det kunde jag bara hitta på ett ställe – i naturen. Den naturliga miljön i parker, skogar och trädgårdar öppnade sina armar för mig. En plats där ingen dömde mig för något jag gjorde eller inte gjorde, eller om jag reagerade korrekt på något. I naturen kände jag mig helt accepterad för den jag är. Ingen press att prestera. Bara naturen och jag. Jag minns att jag gick till parken i sex månader och bara låg på gräset under ett träd, vid rötterna, eller satt på en bänk under en lind. Det var inte minuter, utan timmar som jag tillbringade på det sättet. Det var sommar, och det hjälpte mig att vara i naturen nästan hela dagen. Att röra vid blommorna och trädens löv var som balsam för min själ. Jag rörde dem försiktigt och njöt av naturens doft. Sommarens heta spänning på min hud väckte min medvetenhet så att min kropp började lugna sig, och den darrning jag hade känt i kroppen under vintern och början av våren var inte längre där. Min kropp började komma i balans genom stillhet och genom att vara i naturen. Även om jag tillbringade större delen av min tid i en offentlig park där människor rörde sig omkring, kunde jag hitta min frid, en ö i naturen helt för mig själv. Att sitta på en bänk eller direkt på marken. Gräva mina händer i jorden, i vattnet. Jag gick till parken och trädgården även när det regnade. En gång regnade det riktigt hårt och jag bestämde mig för att hjälpa parkarbetarna att ta bort leran från gångarna så att vattnet kunde rinna bort. Vilken fantastisk känsla det var. Att kunna vara aktiv igen, och på en plats – i naturen – som jag redan hade känslor för, en plats som jag hade en kärleksfull relation till.
När sommaren kom och jag började få lite mer energi märkte jag att jag regelbundet träffade samma människor. De tillbringade också flera timmar där varje dag. När hösten kom började jag redan må mycket bättre och kände en ny lust att prata med människor igen. Jag lärde känna några av personerna i parken och det var faktiskt ingen överraskning för mig att de delade med sig av sina berättelser om varför de kom till parken så ofta och under så lång tid. Deras berättelser liknade på vissa sätt min egen. Naturen i parken erbjöd oss alla en naturlig terapeutisk praktik. En plats för fred, balans, tid att bara vara i full närvaro utan någon värdering.
Nuvarande resa och planer
Idag ligger denna erfarenhet bakom mig och jag känner mig mycket starkare och mer balanserad än tidigare. Jag har byggt upp mitt liv från grunden utifrån andra värderingar än de jag levde efter tidigare. En av dessa kärnvärderingar är balans. Jag inser nu att för att förebygga utbrändhet måste jag lyssna på min kropp, mina känslor och min själ redan innan de första subtila tecknen på obalans visar sig. Jag har blivit mycket bättre på att hantera min tid. Jag väljer noggrant vilka jobb och projekt jag vill arbeta med. Samt vilka människor jag vill omge mig med. Varje dag tillbringar jag minst en timme utomhus i naturen, oavsett väder.
Jag planerar att fortsätta att ta del av naturens kraft, inte bara för min egen skull, utan också för mina klienter genom ekoterapi och den naturliga miljön – skogar, parker, trädgårdar. Jag har drivit program i fem år där vi guidas på vår resa mot självomsorg och tillväxt. Jag deltar i genomförandet av ett projekt som syftar till att bygga ett naturretreatcenter där människor kan hitta stöd för sin livsbalans i form av ekoterapi och andra metoder för självomsorg. Jag vill använda detta projekt för att inspirera andra att göra detsamma, att hitta sätt att upprätthålla balansen i sitt yrkes- och privatliv. Jag uppmuntrar alla att hitta sitt eget sätt att komma i kontakt med naturen, vare sig det är genom trädgårdsarbete, promenader eller andra aktiviteter.
Det hjälper inte bara till återhämtningen, utan är också ett sätt att förebygga utbrändhet i framtiden.
Fem goda exempel från Sverige
Rehabiliteringen benämns med flera olika namn, det rör sig om Naturunderstödd rehabilitering (NUR), Grön rehabilitering, Trädgårdsterapi och Grön omsorg med mera. Samtliga syftar till samma sak - att med hjälp av naturen och trädgårdar främja människors hälsa.
Exempel 1: Gröna Rehab i Göteborgs Botaniska trädgård vänder sig till personer som har en stressrelaterad ohälsa. För att kunna ta del av verksamheten behöver man ha Västra Götalandsregionen som arbetsgivare.
Verksamheten är arbetslivsinriktad och bygger på den forskningsbaserade kunskapen om trädgårdens och naturens goda förmåga att ge återhämtning och stressreduktion.
Vi kombinerar denna kunskap med etablerade metoder inom arbetsterapi, psykoterapi och fysioterapi.
https://www.vgregion.se/ov/grona-rehab/
Exempel 2: Naturunderstödd rehabilitering på landsbygd (NUR) Vuxna patienter med utmattningssyndrom, lätt till medelsvår depression eller ångest kan få rehabilitering på en gård i landsbygdsmiljö. Alla vårdcentraler och psykiatriska öppenvårdsmottagningar i region Skåne som uppfyller förutsättningarna kan erbjuda patienter naturunderstödd rehabilitering på landsbygd (NUR)
Region Skåne har avtal med åtta gårdar. Gårdarna har olika inriktning. En del gårdar har fokus på odling och växtlighet och en del på produktionsdjur och djurhållning.
https://vardgivare.skane.se/vardriktlinjer/forsakringsmedicin/naturunderstodd-rehabilitering/
Exempel 3: Naturunderstödd Rehabilitering NUR i Västra Götalands regionen.
Med hjälp av natur, trädgård och djur, legitimerad vårdpersonal och processinriktade aktiviteter erbjuds rehabilitering för personer som är hel- eller deltidssjukskrivna för stressrelaterad psykisk ohälsa, utmattningssyndrom samt lätt till medelsvår depression. VGR har avtal med två gårdar.
https://grevegarden.se/manniskor/rehabilitering-och-kurser/naturunderstodd-rehabilitering/
Exempel 4: Alnarps rehabiliteringsträdgård
Alnarps Rehabiliteringsträdgård ligger i södra Sverige strax norr om Malmö. Den tillhör Sveriges lantbruksuniversitet, och är anlagd i den östra delen av campusområdet i Alnarp. ART är en del av universitetets forskningsinfrastruktur. Syftet med trädgården är att utveckla kunskapen om naturbaserade insatser för behandling och rehabilitering, relaterat till ett salutogent förhållningssätt, som fokuserar på faktorer som främjar och bibehåller hälsan ur ett holistiskt perspektiv. Det har utförts en mängd olika studier i rehabiliteringsträdgården där man sett positiva resultat på rehabiliteringen för personer med utmattningsrelaterad ohälsa.
Exempel 5: Grön Arena Gårdar
Verksamheten på Grön Arena gårdar anpassas efter den enskilde individen för att nå personlig utveckling och en förbättrad livskvalité. Aktiviteterna utgår från gårdens arbete med djur, natur och trädgård.
Grön Arena jobbar för att alla oavsett ålder och ursprung ska få ett rikare liv genom olika aktiviteter på en Grön Arenagård. Grunden i arbetet är djur och natur och dess läkande kraft för människan. Det finns Grön Arenagårdar över hela Sverige – från Skåne i söder till Norrbotten i norr.
https://hushallningssallskapet.se/tjanster/landsbygd/gron-arena/ Goda exempel, ItalienFem bra exempel i Italien
Agriverde Social Coopera0ve, San Lazzaro di Savena (BO)
rehabilitering genom hortikultur och landskapsarkitektur, lärlingsutbildning, praktikplatser för utsatta personer. Personal specialiserad på socialt jordbruk, professionella agronomer och pedagoger.
Arbetar med användare som ansvarar för mental hälsa, vuxna med funktionsnedsättning, ungdomar som ansvarar för barnneuropsykiatri, personer med missbruk.
hCps://coopagriverde.it/
h:ps://maps.app.goo.gl/M69JCQyB2WSuSsKA8
BeeBo-projektet
BeeBo-projektet av biodlaren Zeid Nabulsi utgår å andra sidan från relationen till bin för att återupprätta en djup koppling till naturen. För att skydda bin från intensivt jordbruk och bekämpningsmedel flyttar biodlaren dem till skyddade och hälsosamma platser. Hans tillvägagångssätt bygger på att lyssna: att hålla sig nära insekterna utan att störa, att försöka ställa in sig på deras frekvens, med respekt. Han erbjuder kurser för att föra barn och vuxna närmare binas värld. Han samarbetar med många företag för att uppmuntra kontakten mellan arbetare och naturen genom binas värld, en relation som huvudsakligen bygger på sensorisk stimulering som involverar alla fem sinnen. Med BeeBo-projektet har han också utvecklat ett miljöövervakningssystem med hjälp av bikupor placerade på olika platser runt om i staden. Bina samlar in osynliga men värdefulla prover, som analyseras två gånger om året för att bidra till en gemensam förståelse av tillståndet i stadsmiljön.
h:ps://maps.app.goo.gl/xW6tcYezFzuC7CV56
IU Rusconi Ghigi Founda0on, Bologna
terapeutisk hor)kultur, naturutbildning och miljöutbildning. Specialiserad personal inom terapeutisk hor)kultur, professionella agronomer. Arbetar med användare som ansvarar för mental hälsa, vuxna med funktionsnedsättning, minderåriga som ansvarar för barnneuropsykiatri. Stiftelsen genomför experimentella aktiviteter för att främja socialisering och utbyte mellan arbetstagare i stora företag. Dessa aktiviteter är utformade och styrda för att öka möjligheterna till välbefinnande genom kontakt med naturen, men också för att öka medvetenheten om högkvalitativa grönområden där människor kan återknyta kontakten med naturen. www.fondazioneiu.it
h:ps://maps.app.goo.gl/XyWbqnD2vTXTj3TA
Lavoropiù S.p.a. Arbetsförmedling
En byrå som fokuserar på humankapital och dess utveckling och tillhandahåller tjänster med passion och expertis på en arbetsmarknad som kräver flexibilitet. En byrå som tror att framtiden för mänskliga resurser ligger i företagens förmåga att etablera positiva relationer med människor, förena affärsmål med innovation, engagemang, transparens, efterlevnad av regler och samarbete i de mest angelägna sociala och miljömässiga frågorna. Vi investerar i människor och i att skapa öppna och stimulerande arbetsmiljöer, eftersom vi inser att personlig och professionell utveckling är avgörande för företagets långsiktiga framgång. Vi främjar mångfald, inkludering och lika möjligheter på arbetsplatsen, samtidigt som vi åtar oss att minska vår miljöpåverkan. Vi uppmuntrar samhällsengagemang genom sport, kultur och solidaritet. hCps://www.lavoropiu.it Flera platser i Italien.
Or0 del Mediterraneo Social Farm, Catania temapark, social och terapeutisk hortikultur, miljöutbildning.
Personal specialiserad på socialt jordbruk och terapeutisk hortikultur, professionella agronomer och pedagoger.
Utbildningsprogram och praktikplatser i syfte att främja social integration av ungdomar som hoppat av skolan, är funktionshindrade eller arbetslösa. Socialt jordbruk är det mest effektiva sättet att främja arbetsförmedlingsprogram för utsatta personer. hCps://www.or)delmediterraneo.eu/il-progeCo h:ps://maps.app.goo.gl/LPa4ryNfZWE3U5No6
ESEMPI DI BUONE PRATICHE
REPUBBLICA CECA
Prevenzione della sindrome da burnout nelle professioni di assistenza attraverso la green care. Il racconto di una esperienza.
Ingegnere Soňa Staňková, DiS., specialista certificata
Lavoro con altre persone da 22 anni. Il più delle volte ricopro il ruolo di facilitatrice, docente e coach in seminari di sviluppo personale. Da 12 anni affianco altri professionisti - coach e consulenti di sviluppo personale - nel loro lavoro con i clienti. Conoscevo abbastanza bene la sindrome da burnout dal punto di vista teorico, ma non avrei mai pensato di poterla sperimentare in prima persona. Mi sono sempre sentita piuttosto energica e forte nell'affrontare le sfide e le situazioni nuove e spesso difficili.
Ecco perché, avvicinandomi ai 40 anni, ho accettato la sfida di gestire la filiale ceca di un'organizzazione senza scopo di lucro. All'epoca gestivo un'attività in proprio, che di per sé comporta sfide e stress. Allo stesso tempo, nella mia vita sono entrati altri fattori di stress che non avrei potuto prevedere: dissidi coniugali, trasloco e situazioni familiari più difficili da affrontare.
Io e la sindrome da burnout
Carico di lavoro pesante. La pressione di assumermi le responsabilità di leader di due organizzazioni. Cambiamenti familiari che mi hanno fatto sentire priva del sostegno delle persone più vicine. Probabilmente era solo questione di tempo prima che la stanchezza bussasse alla mia porta. Ma prima di bussare, si è insinuata in modo piuttosto sottile e lento. Guardando indietro a quel periodo, mi rendo conto che il suo insinuarsi graduale era forse evidente nella mia comunicazione con gli altri. Ero stanca di rispondere alle domande o alle richieste degli altri e rispondevo in modo piuttosto irritato. Sentivo una grande pressione e tensione accumularsi dentro di me perché stavo superando i miei limiti e non rispettavo il mio bisogno di pace e riposo. Il lavoro aveva ancora la priorità, dove dovevo affrontare situazioni difficili legate alla riorganizzazione e a conflitti interpersonali.
Durante questo periodo di cambiamento, mi sono anche iscritta a un corso di eco-terapia con la speranza di dedicare finalmente un po' di tempo a me stessa e a qualcosa solo per me. Ma già nel primo anno di formazione, la sindrome da burnout aveva già fatto capolino. La formazione era molto impegnativa dal punto di vista mentale e prosciugava le ultime gocce di energia che mi erano rimaste. La pressione costante per una profonda riflessione su me stessa e le aspettative di prestazioni elevate da parte del direttore del corso hanno iniziato a provocare cambiamenti fisiologici nel mio corpo. Ho iniziato a notare tremori più frequenti in tutto il corpo e la sensazione di stare per svenire per la stanchezza. Non dormivo bene la notte. Le esigenze del lavoro, la pressione e la famiglia, insieme alla pressione per lo sviluppo personale e l'autoriflessione, stavano diventando sempre più pesanti nella mia percezione.
Era anche un periodo in cui avevo ottenuto diversi riconoscimenti professionali importanti. Tra le altre cose, in quella formazione eco-terapeutica. Il completamento dei progetti, la cerimonia di consegna al nuovo capo dell'organizzazione, eppure sentivo un profondo vuoto dentro di me. La bella sensazione di soddisfazione non arrivava mai. È iniziato un viaggio di 9 mesi in cui la sindrome da burnout non solo ha bussato alla porta della mia vita, ma ha preso il sopravvento. Il tutto si è manifestato con una profonda stanchezza e la perdita di motivazione a fare le attività che amavo.
Qualsiasi contatto con le persone era estremamente difficile ed estenuante per me. Non riuscivo a concentrarmi a lungo. Ho smesso di prendermi cura del mio corpo. Ho smesso di preoccuparmi di ciò che mangiavo e del mio aspetto. È come se la mia velocità e la pienezza della mia vita fossero improvvisamente passate dalla velocità 5 non solo alla velocità 1, ma a guidare la vita con il freno a mano tirato.
La fermata finale è stata il momento in cui ho perso la fede nel significato di ciò che un tempo era il senso della mia vita. Il riavvio profondo, la sindrome da burnout o la notte oscura dell'anima sono nomi che sono stati attribuiti a questo processo. Ho lasciato la terapia di gruppo e sono passata al sostegno individuale.
L'unica cosa che desideravo in quel momento era la PACE! E potevo trovarla solo in un posto: nella natura. L'ambiente naturale dei parchi, dei boschi e dei giardini mi ha accolta. Un luogo dove nessuno mi giudicava per qualcosa che facevo o non facevo, o se reagivo correttamente a qualcosa. Nella natura sentivo l'accettazione assoluta di me stessa. Nessuna pressione per ottenere risultati. Solo la natura e io. Ricordo che per sei mesi andavo al parco e mi sdraiavo sull'erba sotto un albero, vicino alle radici, o mi sedevo su una panchina sotto un tiglio. Non erano minuti, erano ore che passavo così. Era estate e stare nella natura quasi tutto il giorno mi aiutava. Toccare i fiori e le foglie degli alberi era come un balsamo per la mia anima. Toccandoli delicatamente, mi godevo il profumo della natura. Il calore dell'estate sulla mia pelle risvegliava la mia consapevolezza, così il mio corpo cominciava a calmarsi e il tremore che avevo sentito in inverno e all'inizio della primavera non c'era più. Il mio corpo cominciava a ritrovare l'equilibrio attraverso la quiete e il contatto con la natura. Anche se passavo la maggior parte del tempo in un parco pubblico dove c'era gente che andava e veniva, riuscivo a trovare la mia pace, un'isola tutta per me nella natura. Mi sedevo su una panchina o direttamente per terra. Affondavo le mani nel terreno, nell'acqua. Andavo al parco e al giardino anche quando pioveva. Una volta pioveva molto forte e ho deciso di aiutare gli addetti al parco a rimuovere il fango dai sentieri in modo che l'acqua potesse defluire. Che sensazione fantastica! Essere di nuovo attiva, in un luogo - la natura - che già amavo e con la quale avevo un rapporto affettivo.
Con l'arrivo dell'estate e con un po' più di energia, ho notato che incontravo regolarmente le stesse persone. Anche loro trascorrevano lì diverse ore al giorno. Con l'inizio dell'autunno, mi sentivo già molto meglio e avevo ritrovato la voglia di parlare con le persone. Ho conosciuto alcune delle persone che frequentavano il parco e, in realtà, non mi ha sorpreso che mi raccontassero perché venivano lì così spesso e da così tanto tempo. Le loro storie erano in qualche modo simili alla mia. La natura del parco offriva a tutti noi una terapia naturale. Un luogo di pace, equilibrio, tempo per essere semplicemente presenti senza giudizi.
Il mio percorso attuale e i miei progetti
Oggi questa esperienza è alle mie spalle e mi sento molto più forte e più equilibrata di prima. Ho ricostruito la mia vita da zero, basandomi su valori diversi da quelli che avevo prima. Uno di questi valori fondamentali è l'equilibrio. Ora mi rendo conto che per prevenire il burnout è importante ascoltare il proprio corpo, le proprie emozioni e la propria anima prima ancora che si manifestino i primi segni di squilibrio. Ora sono molto più brava a gestire il mio tempo: scelgo con cura il lavoro e i progetti a cui voglio dedicarmi, così come le persone con cui voglio circondarmi. Ogni giorno trascorro almeno un'ora all'aria aperta, indipendentemente dal tempo.
Ho intenzione di continuare a farmi coinvolgere dal potere della natura non solo per me stessa, ma anche per i miei partecipanti attraverso l'eco-terapia e l'ambiente naturale: foreste, parchi, giardini. Da cinque anni conduco programmi in cui guidiamo le persone nel loro percorso di cura di sé e di crescita. Partecipo alla realizzazione di un progetto che mira a costruire un centro di ritiro nella natura dove le persone possano trovare sostegno per il loro equilibrio di vita sotto forma di eco-terapia e altri metodi di cura di sé. Vorrei utilizzare questo progetto per ispirare altri a fare lo stesso, a trovare modi per mantenere l'equilibrio nella loro vita professionale e personale. Incoraggio tutti a trovare il proprio modo di connettersi con la natura, che sia attraverso il giardinaggio, le passeggiate o altre attività.
Non solo aiuta il recupero, ma è anche un modo per prevenire il burnout in futuro.
CINQUE BUONI ESEMPI IN SVEZIA
La riabilitazione è chiamata con vari nomi, come riabilitazione assistita dalla natura (NUR), riabilitazione verde, terapia del giardino, cura verde e altro ancora. Ma tutti hanno lo stesso obiettivo: utilizzare la natura e il giardinaggio per promuovere la salute delle persone.
Esempio 1: La riabilitazione verde nel giardino botanico di Göteborg è destinata alle persone con malattie legate allo stress.
È rivolta ai dipendenti del settore sanitario della regione occidentale di Götaland. Il lavoro si concentra sul reinserimento delle persone nel mondo del lavoro con l'aiuto del giardinaggio e della capacità del mondo naturale di promuovere la salute umana. Si combinano le conoscenze con metodi consolidati nella terapia del lavoro, nella psicoterapia e nella fisioterapia.
https://www.vgregion.se/ov/grona-rehab/
Esempio 2: Riabilitazione assistita dalla natura in campagna (NUR).
I pazienti affetti da sindrome da burnout, depressione (non grave) o ansia possono seguire un percorso di riabilitazione in una fattoria in campagna. Tutti i centri sanitari e i servizi di accoglienza psichiatrica della regione di Skåne offrono ai pazienti la possibilità di partecipare al programma NUR. La regione ha stipulato accordi con otto fattorie. Le fattorie hanno temi diversi. Alcune si concentrano sul giardinaggio, altre lavorano con gli animalihttps://vardgivare.skane.se/vardriktlinjer/forsakringsmedicin/naturunderstodd-rehabilitering/
Esempio 3: Riabilitazione assistita dalla natura, Västra Götalandsregionen.
Con lo stesso sistema utilizzato nella regione di Skåne, la regione di Västra Götaland offre ai pazienti il programma NUR in due aziende agricole.https://grevegarden.se/manniskor/rehabilitering-och-kurser/naturunderstodd-rehabilitering/
Esempio 4: Il giardino di riabilitazione, presso il Campus Alnarp, SLU, Università svedese di agraria.
Il giardino si trova a nord della città di Malmö, nel sud della Svezia. Fa parte dell'infrastruttura di ricerca dell'università e mira a sviluppare le conoscenze sugli interventi basati sulla natura per il trattamento e la riabilitazione, concentrandosi sui fattori che promuovono e mantengono la salute in modo olistico. https://www.slu.se/institutioner/institutionen-for-manniska-och-samhalle/miljopsykologi/alnarps-rehabiliteringstradgard/
Esempio 5: Grön Arena, Green Arena – fattorie
Le attività svolte in una fattoria Green Arena sono personalizzate in base alle esigenze specifiche di ciascuna persona per favorirne lo sviluppo e migliorare la qualità della vita. Le attività si basano sul lavoro in fattoria con gli animali, il giardinaggio e la natura. Green Arena si rivolge a tutti, indipendentemente dall'età e dal background, affinché possano vivere una vita più ricca attraverso le attività della fattoria. Ci sono fattorie Green Arena in tutta la Svezia, dalla Scania nel sud fino al Norrbotten nel nord comprendo una distanza di oltre 1 500 km.
https://hushallningssallskapet.se/tjanster/landsbygd/gron-arena/
CINQUE BUONI ESEMPI IN ITALIA
Agriverde Social Coopera0ve, San Lazzaro di Savena (BO)
Riabilitazione attraverso l'orticoltura e il giardinaggio, apprendistati, tirocini per persone svantaggiate.
Personale specializzato in agricoltura sociale, agronomi professionisti ed educatori.
Lavora con utenti con disturbi mentali, adulti con disabilità, giovani in carico alla Neuropsichiatria infantile, persone con dipendenze.
https://maps.app.goo.gl/M69JCQyB2WSuSsKA8
Progetto BeeBo
Il progetto BeeBo dell'apicoltore Zeid Nabulsi, invece, parte dal rapporto con le api per ristabilire un legame profondo con la natura. Per proteggere le api dall'agricoltura intensiva e dai pesticidi, l'apicoltore le trasferisce in luoghi protetti e sani. Il suo approccio si basa sull'ascolto: stare vicino agli insetti senza interferire, cercando di sintonizzarsi sulla loro frequenza, con rispetto. Offre corsi per avvicinare bambini e adulti al mondo delle api. Collabora con molte aziende per incoraggiare il contatto tra i lavoratori e la natura attraverso il mondo delle api, un rapporto basato principalmente sulla stimolazione sensoriale che coinvolge tutti e cinque i sensi. In questo senso, lavora sul benessere dei lavoratori. Il progetto BeeBo ha permesso inoltre di sviluppare un sistema di biomonitoraggio ambientale che utilizza alveari situati in vari punti della città: le api raccolgono campioni invisibili ma preziosi, che vengono analizzati due volte all'anno per contribuire a una comprensione condivisa dello stato dell'ambiente urbano.
https://maps.app.goo.gl/xW6tcYezFzuC7CV56
Fondazione IU Rusconi Ghigi, Bologna
Orticoltura terapeutica, educazione naturale all’aperto ed educazione ambientale, rigenerazione urbana. Personale specializzato in orticoltura terapeutica, agronomi professionisti. Lavora con utenti affetti da disturbi mentali, adulti disabili, minori in cura presso il reparto di neuropsichiatria infantile. La Fondazione svolge attività sperimentali per promuovere la socializzazione e lo scambio tra i lavoratori delle grandi aziende. Queste attività sono progettate e guidate per aumentare le opportunità di benessere attraverso il contatto con la natura, ma anche per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di aree verdi di alta qualità dove le persone possono riconnettersi con la natura.www.fondazioneiu.it www.fondazionevillaghigi.it (sito in chiusura, informazioni visibili)https://maps.app.goo.gl/XyWbqnD2vTXTj3TA
Lavoropiù S.p.a. Agenzia per il lavoro
Un'agenzia che punta sul capitale umano e sul suo sviluppo, fornendo servizi con passione ed esperienza in un mercato del lavoro che richiede flessibilità. Un'agenzia che crede che il futuro delle risorse umane risieda nella capacità delle aziende di stabilire connessioni positive con le persone, conciliando gli obiettivi aziendali con l'innovazione, l'impegno, la trasparenza, il rispetto delle regole e la cooperazione sulle questioni sociali e ambientali più urgenti. L’organizzazione punta a investire sulle persone e nella creazione di ambienti di lavoro aperti e stimolanti, riconoscendo che la crescita personale e professionale è essenziale per il successo a lungo termine dell'azienda. Si promuovono la diversità, l'inclusione e le pari opportunità sul posto di lavoro, puntando, al contempo, a ridurre l’impatto ambientale. Viene incoraggiato l'empowerment della comunità attraverso il linguaggio dello sport, della cultura e della solidarietà. https://www.lavoropiu.it Diverse sedi in Italia.
Orti del Mediterraneo Fattoria Sociale, Catania
Parco tematico, orticoltura sociale e terapeutica, educazione ambientale. Personale specializzato in agricoltura sociale e orticoltura terapeutica, agronomi professionisti ed educatori. Percorsi formativi e tirocini aziendali finalizzati all'inserimento sociale di giovani disoccupati, persone con disabilità e in condizioni di emarginazione. L'agricoltura sociale è l'approccio più efficace per promuovere programmi di inserimento lavorativo a favore delle persone svantaggiate. https://www.ortidelmediterraneo.euhttps://maps.app.goo.gl/LPa4ryNfZWE3U5No6
Grön Arena
Organisationen Grön Arena har som mål att arbeta enligt Green Care-principerna. De använder sig av verktygen djur, natur och trädgård. Grön Arena erbjuder sina tjänster till personer i alla åldrar där bland annat förebyggande av psykiska sjukdomar, inklusive utbrändhet är viktig. Organisationen samarbetar med forskare från svenska universitet. Läs mer på gronarena.se och gronaarena.com
L'organizzazione GrönArena si pone l'obiettivo di lavorare secondo i principi della Green Care. Utilizza animali da allevamento, la natura e il giardinaggio. Offre i propri servizi ad adulti di tutte le età e attualmente desidera dedicarsi, tra le altre cose, alla prevenzione delle malattie mentali, compreso il burnout. L'organizzazione collabora anche con ricercatori di prestigiose università svedesi.
Il sito web dell'organizzazione è disponibile qui.
Fondazione Pietro Giacomo Rusconi, Villa Ghigi, l’Innovazione Urbana. Stiftelsen fungerar som ett ”öppet och utvidgat laboratorium” som systematiskt säkerställer invånarnas tillgång till att medverka i omvandlingen av staden Bologna till en mer beboelig och motståndskraftig organism. Den är ett centrum för miljöutbildning/hållbarhetsutbildning i regionen, samarbetar med Bolognas kommun och andra institutioner inom utbildningsområdet och deltar i förvaltningen och förbättringen av natur- och landskapsmiljöaspekter i området.
Stiftelsen utvecklar, stöder och arbetar med innovativa projekt inom tre huvudsakliga makrosfärer:
Innovation i omvandlingen av stadsrummet.
Kulturell innovation och stadsekonomi.
Skydd och förbättring av stadsgrönområden.
Fondazione Pietro Giacomo Rusconi, Villa Ghigi, l’Innovazione Urbana
La fondazione opera come un “laboratorio aperto e allargato” che garantisce sistematicamente ai cittadini l’accesso alla co-creazione della trasformazione della città di Bologna in un organismo più vivibile e resiliente. È un centro di educazione ambientale/educazione alla sostenibilità a livello regionale, collabora con il Comune di Bologna e altre istituzioni nel campo dell'istruzione e partecipa alla gestione e al miglioramento degli aspetti naturali e paesaggistico-ambientali del territorio. Si occupa di orticoltura terapeutica in ambito formativo e progettuale.
La Fondazione sviluppa, sostiene e lavora a progetti innovativi in tre macro ambiti principali:
Il sito web dell'organizzazione è disponibile qui.
References (Czechia): https://drive.google.com/drive/folders/1Y6vkEA22-j4QDMd7QITkeSRUSDOfI3rr?usp=sharing
References (Sweden): https://drive.google.com/drive/folders/1wm2e4IZzEn3aM6S_KisHC293a2PouSza?usp=sharing
References (Italy): https://drive.google.com/drive/folders/1mqRnYsg30b_ROqwDo-zSGtHr-Tv3g2gA?usp=sharing
Föreningen för trädgårdsterapi, z. s. bildades den 1 mars 2019 efter flera års förberedelser och möten mellan anhängare av denna metod för arbete med klienter. Tillsammans bildade likasinnade organisationer och individer en förening som strävar efter att stödja denna metod och sprida kunskap om dess många användningsområden. Vi samlar representanter från alla områden – socialtjänst, hälso- och sjukvård, trädgårdsmästare, trädgårdsarkitekter, utbildare, organisationer för miljöutbildning m.fl.
L'Associazione di Terapia del Giardinaggio, z. s. è stata fondata il 1° marzo 2019 dopo anni di preparativi e incontri tra sostenitori di questo metodo di lavoro con i partecipanti. Insieme, organizzazioni e individui affini, hanno dato vita a un'associazione che cerca di promuovere questo metodo e diffondere la consapevolezza delle sue ampie possibilità di utilizzo. Riuniamo rappresentanti di tutti i settori: servizi sociali, sanitari e assistenziali, giardinieri, architetti paesaggisti, educatori, organizzazioni per l'educazione ambientale e altro ancora.
Il link al sito web è disponibile qui.
Trädgårdar har funnits i människans liv sedan urminnes tider. Även om nyttjande av naturen för välmående är en gammal och beprövad metod, håller den nu på att hitta sin plats som ett nytt yrke inom trädgårdsterapi. Trädgårdsterapi och terapeutisk trädgårdsodling är begrepp som ibland förväxlas även av yrkesverksamma. Den övergripande situationen kompliceras ytterligare av inkonsekvent terminologi, olika möjligheter och krav på yrkesutbildning samt kraven på ett trädgårdsterapiprogram, både inom enskilda länder och inom Europa eller internationellt.
För närvarande finns yrket trädgårdsterapi i USA, men det är ännu inte erkänt i Europa. American Horticultural Therapy Association (AHTA/American Horticultural Therapy Association) fastställer yrkesstandarder och kvalifikationer för yrket. I Europa används termen ”terapeutisk trädgårdsodling” eller ”social och terapeutisk trädgårdsodling” i stället för ”trädgårdsterapi”. Trellis definition av trädgårdsterapi visar att termerna ”trädgårdsterapi” och ”terapeutisk trädgårdsodling” används synonymt, medan de i USA är strikt åtskilda.
I tysktalande länder används termen Gartentherapie för trädgårdsterapi och therapeutisches Gärtnern för trädgårdsaktiviteter, medan i engelsktalande länder och i USA är termerna Horticulture Therapy och Therapeutic horticulture mer etablerade, eller så används termen Social and Therapeutic horticulture. (används i England)
Trädgårdsterapi är inte att arbeta i trädgården. Det är en terapeutisk metod som erbjuder en rad alternativ och aktiviteter som är lämpliga för olika målgrupper, för barn, vuxna och äldre. Trädgårdsterapi kan också användas inomhus eller med en sängliggande klient, vilket ger kontakt med naturen för människor som inte kan ta sig ut i trädgården. De helande effekterna av trädgårdsterapi märks inte bara vid behandling och återhämtning från skador, utan också när människor är överarbetade eller stressade. (eller med förebyggande åtgärder – terapi, förebyggande åtgärder och rehabilitering)
AHTA:s (American Horticultural Therapy Association) definition av trädgårdsterapi: ”Trädgårdsterapi är deltagande i trädgårdsaktiviteter som leds av en registrerad trädgårdsterapeut för att uppnå specifika mål inom en definierad behandlings-, rehabiliterings- eller yrkesplan. Hortikulturterapi är en aktiv process som äger rum inom ramen för en fastställd behandlingsplan, där processen i sig betraktas som en terapeutisk aktivitet, inte ett slutresultat.”
AHTA:s definition av en hortikulturterapeut: ”Trädgårdsterapeuter har grundläggande kunskaper i växtvetenskap, humanvetenskap och trädgårdsterapins principer samt erfarenhet av att tillämpa trädgårdsterapi.
American Horticultural Therapy Association stöder definitionen att en trädgårdsterapeut är en person som:
Har minst en kandidatexamen i trädgårdsterapi eller minst en kandidatexamen med ytterligare kurser i växtvetenskap, humanvetenskap och trädgårdsterapi.
Har genomfört en 480-timmars praktik i trädgårdsterapi under övervakning av en professionellt registrerad trädgårdsterapeut.
Är professionellt registrerad som trädgårdsterapeut hos American Horticultural Therapy Association och har den professionella titeln HTR, Horticultural Therapist-Registered.
AHTA, American Horticultural Therapy Association. Online. Tillgänglig från: https://www.ahta.org/ahta-definitions-and-positions [citerad 2025-1-15].
TERMINOLOGIA DI BASE
I giardini accompagnano l'uomo da secoli. Sebbene la guarigione nella natura sia una pratica antica e collaudata, sta ora trovando una nuova contestualizzazione come professione attraverso la terapia orticolturale. Terapia orticolturale e orticoltura terapeutica sono termini che a volte vengono confusi anche dai professionisti. La situazione generale è ulteriormente complicata da una terminologia incoerente, da opportunità e requisiti diversi per la formazione professionale e dai requisiti di un programma di terapia orticolturale, sia all'interno dei singoli paesi che a livello europeo o internazionale.
Attualmente, la professione di ortoterapeuta esiste negli Stati Uniti, ma non è ancora riconosciuta in Europa. L'American Horticultural Therapy Association (AHTA/Associazione Americana di Terapia Orticolturale) definisce gli standard professionali e le qualifiche per l'esercizio della professione. In alcuni paesi europei, al posto di "terapia orticolturale" si usa il termine "orticoltura terapeutica" o "orticoltura sociale e terapeutica". La definizione di terapia orticolturale fornita da Trellis mostra che i termini "terapia orticolturale" e "orticoltura terapeutica" sono usati come sinonimi, mentre negli Stati Uniti sono rigorosamente distinti.
Nei paesi di lingua tedesca, il termine Gartentherapie (terapia del giardino) è utilizzato per indicare la terapia orticolturale e Therapeutisches Gärtnern per le attività orticole, mentre nei paesi di lingua inglese e negli Stati Uniti sono più diffusi i termini Horticultural Therapy e Therapeutic horticulture, oppure viene utilizzato il termine Social and Therapeutic horticulture (utilizzato in Inghilterra).
Quando parliamo di orticoltura terapeutica (termine utilizzato in Italia) parliamo di una pratica terapeutica che offre una serie di opzioni e attività adatte a diversi gruppi target, bambini, adulti e persino anziani. L’orticoltura terapeutica può essere utilizzata anche al chiuso o con pazienti allettati, offrendo così un contatto con la natura a persone che non possono accedere al giardino. Gli effetti terapeutici di questa pratica si riscontrano su svariate tipologie di partecipanti (persone affette da lesioni e traumi, soggetti in carico alla Salute Mentale e alla Neuropsichiatria Infantile, persone con disabilità, autistici…), ma anche per persone sovraccariche di lavoro o stressate (prevenzione, terapia e riabilitazione).
Definizione di terapia orticolturale dell'AHTA (American Horticultural Therapy Association): "La terapia orticolturale è la partecipazione ad attività orticole facilitate da un terapeuta registrato per raggiungere obiettivi specifici nell'ambito di un piano terapeutico, riabilitativo o professionale definito. La terapia orticolturale è un processo attivo che si svolge nel contesto di un piano terapeutico prestabilito, dove il processo stesso è considerato un'attività terapeutica e non un prodotto finale".
Definizione di terapeuta orticolturale dell'AHTA: "I terapeuti orticolturali hanno una base di conoscenze in scienze vegetali, scienze umane e principi di terapia orticolturale, nonché esperienza nell'applicazione della terapia orticolturale.
L'American Horticultural Therapy Association sostiene la definizione secondo cui un terapista del giardino è una persona che:
AHTA, American Horticultural Therapy Association. Online. Disponibile all'indirizzo: https://www.ahta.org/ahta-definitions-and-positions [consultato il 15-1-2025].
Definizione di orticoltura terapeutica secondo Trellis (Associazione di orticoltura terapeutica con sede nel Regno Unito):
"Il giardinaggio terapeutico (talvolta denominato 'giardinaggio sociale e terapeutico') è un processo in cui professionisti qualificati lavorano con le persone utilizzando piante, giardinaggio e il contatto con la natura per aiutarle a migliorare la loro salute fisica e mentale, il loro benessere, le loro capacità e abilità".
"Il giardinaggio terapeutico è un campo professionale unico con una serie di competenze e conoscenze specialistiche, che comprende principalmente competenze sanitarie/assistenziali, giardinaggio e giardinaggio terapeutico/adattivo (competenze/strumenti di giardinaggio adattati alle esigenze sanitarie e di assistenza). L'orticoltura terapeutica può essere immaginata come una combinazione di professioni orticole e sanitarie/assistenziali.
La terapia del giardino e il giardinaggio terapeutico sono termini intercambiabili che indicano l'uso mirato delle piante e dei giardini per migliorare la salute e il benessere. L'uso delle piante come metodo terapeutico si basa sulla pratica professionale della terapia del giardino".
"I giardinieri terapeutici qualificati lavorano fissando obiettivi terapeutici specifici per migliorare la salute fisica, mentale o cognitiva di diversi gruppi di persone che si stanno riprendendo da malattie o infortuni o che convivono con disabilità fisiche o disturbi mentali a lungo termine."
Trellis. Online. Disponibile all'indirizzo: https://www.trellisscotland.org.uk/social-therapeutic-horticulture [consultato il 15-1-2025].
Gli elementi essenziali affinché la terapia sia terapia e non solo giardinaggio:
Se l'attività non soddisfa i requisiti di cui sopra, non si tratta di terapia orticolturale o orticoltura terapeutica, ma di GIARDINAGGIO. (Si tratta semplicemente di giardinaggio perché anche nell'orticoltura terapeutica è necessario fissare degli obiettivi, anche se questi possono essere obiettivi di gruppo). In alcuni paesi questi concetti sono utilizzati in modo intercambiabile (come risulta evidente dalla definizione di Trellis).
Tipi di programmi di terapia orticolturale e orticoltura terapeutica negli Stati Uniti
I programmi/le attività possono avere diversi obiettivi, a seconda dell'area terapeutica del partecipante/paziente. Negli Stati Uniti sono suddivisi in tre gruppi fondamentali:
PERTECIVATIVO VERSUS OSSERVATIVO
La terapia e le attività di giardinaggio possono essere più o meno attive. A volte si fa una distinzione tra terapia partecipativa e osservativa. Partecipativa significa che il partecipante/paziente si impegna in varie attività. Osservativa significa che il partecipante rimane nell'ambiente del giardino, che ha un effetto positivo su di lui/lei (documentato da molti studi). (La differenza viene considerata se il partecipante interagisce e modifica l'ambiente naturale, come durante le attività di coltivazione, e quando non interagisce, quindi non abbiamo alcuna modifica dell'ambiente).